Medicina Orale

Il Dr Luigi Petraglia si occupa di Medicina orale ovvero quella branca della medicina che studia gli aspetti clinici, anatomo-patologici e terapeutici delle malattie che interessano la mucosa e le parti molli della cavità orale, nonché i tessuti delle regioni periorali.
Fanno parte di questa branca le:

lesioni traumatiche, provocate da protesi incongrue, denti cariati, fratturati o malposti, quali: fibromi reattivi o metaprotesici, cheratosi frizionale, ulcere da decubito.

Mucositi infettive quali: i papillomi squamosi da virus del papilloma umano (HPV), da candida, da malattie sessualmente trasmisse, da micosi profonde.

Le malattie immunomediate come le aftosi (formazione di ulcerazioni dolenti localizzate a livello delle labbra guance e lingua, che durano 7-14 giorni, spesso innescate da un microtrauma. Talvolta tali manifestazioni possono essere spie di malattie sisemiche come le vasculiti, la celiachia o il morbo di chronn).
O il lichen planus, malattia caratterizzata dalla comparsa di figurazioni biancastre a reticolo della guancia, della lingua o delle gengive, spesso accompagnate da eritema ed erosione, in tal caso può risultare fortemente sintomatico. Attualmente queste forme vengono considerate come un gruppo eterogeneo essendo possibile spia di malattie autoimmuni quali il lupus. Alcune forme possono evolvere in senso oncologico e richiedono quindi terapia e sorveglianza adeguata.

Le malattie autoimmuni quali pemfigo e pemfigoidi, sono malattie nelle quali il paziente produce anticorpi contro strutture mucose o cutanee. All’interno di queste strutture vengono a formarsi delle bolle che rapidamente si rompono determinando estese erosioni dolenti. Sono malattie gravi che richiedono tempestiva diagnosi e trattamento.

Le lesioni precancerose correlate o meno all’utilizzo del fumo da tabacco come le leucoplachie, eritroplachie o le forme miste. Sono delle variazioni cromatiche della mucosa orale bianche o rosse, che possono precedere anche di anni l’insorgenza del cancro della bocca. La leucoplachia omogenea è la più frequente, mentre le leucoplachie disomogenee erosive o verrucose risultano essere le più pericolose.

Tumori benigni del distretto oro-facciale, che coinvolgono preferenzialmente l’osso e sono spesso correlati agli elementi dentari o per fenomeni infiammatori (cisti radicolare) o per fenomeni displastici (cisti germinale o follicolare). Altri tumori più rari, ma con elevata tendenza alla recidiva possono essere l’ameloblastoma o la cheratocisti.

Le manifestazioni orali correlate all’uso dei farmaci quali:
le mucositi acute da chemioterapia, le mucositi croniche da farmaci biologici, osteonecrosi delle ossa mascellari da bifosfonati, anticorpi monoclonali o altre terapie oncologiche “targeted”.

Le alterazioni del flusso salivare per qualità e quantità (iposcialia, sindrome di sjogren, scialorrea)

Dolore cronico oro-facciale come la sindrome della bocca urente, odontalgia atipica, algia facciale atipica.

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